Cnr: le ossa si riparano con le nanoparticelle.
Nanoparticelle magnetiche da
utilizzare in medicina rigenerativa per ottenere tessuto osseo e
osteo-cartilagineo. E' questa la proposta dell'Istituto di Scienza e
Tecnologia dei Materiali Ceramici del Cnr (Istec-Cnr) e di Finceramica,
il suo spin-off ormai diventato ormai una società biotecnologica
all’avanguardia che progetta, produce e commercializza soluzioni
biomediche innovative per la riparazione e rigenerazione dei tessuti
connettivi.
Istec-Cnr e Finceramica hanno infatti sviluppato e brevettato nanoparticelle magnetiche a base di idrossiapatite che rappresentano il punto di partenza per lo sviluppo una soluzione terapeutica innovativa per la rigenerazione del tessuto osseo da destinare al settore dell'ortopedia e che possono trovare applicazione anche nel compito della teranosica, la nuova frontiera dell'oncologia che mira all'identificazione precoce dei tumori e alla somministrazione di terapie che distruggano le cellule tumorali proprio attraverso l'uso di nanoparticelle magnetiche.
Finceramica ha avviato l'iter medico-scientifico necessario per l'immissione sul mercato delle nuove nanoparticelle. Il percorso seguirà i passaggi fondamentali necessari prima della commercializzazione, come la valutazione di fattibilità del progetto, la presa in carico del brevetto, la fase pre-clinica – che prevede studi di tossicologia e di verifica della biocompatibilità e la successiva sperimentazione clinica.
Istec-Cnr e Finceramica hanno infatti sviluppato e brevettato nanoparticelle magnetiche a base di idrossiapatite che rappresentano il punto di partenza per lo sviluppo una soluzione terapeutica innovativa per la rigenerazione del tessuto osseo da destinare al settore dell'ortopedia e che possono trovare applicazione anche nel compito della teranosica, la nuova frontiera dell'oncologia che mira all'identificazione precoce dei tumori e alla somministrazione di terapie che distruggano le cellule tumorali proprio attraverso l'uso di nanoparticelle magnetiche.
Finceramica ha avviato l'iter medico-scientifico necessario per l'immissione sul mercato delle nuove nanoparticelle. Il percorso seguirà i passaggi fondamentali necessari prima della commercializzazione, come la valutazione di fattibilità del progetto, la presa in carico del brevetto, la fase pre-clinica – che prevede studi di tossicologia e di verifica della biocompatibilità e la successiva sperimentazione clinica.
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