martedì 18 ottobre 2022

 L' OSTEOPOROSI

 

L’OSTEOPOROSI è una patologia correlata all’invecchiamento e si presenta con una riduzione della massa e della densità dell’osso che fa aumentare il rischio di fratture.

In questa situazione spesso viene consigliato di aumentare il consumo di latte e derivati perché sono alimenti ricchi di CALCIO, in merito a questo però non tutti concordano: secondo la medicina tradizionale cinese, ad esempio, il calcio derivante dal latte vaccino e dai suoi derivati non risolve il problema, lo peggiorerebbe anzi, poiché in eccesso questi cibi sono acidificanti e una delle priorità del nostro organismo è mantenere il ph del sangue a livelli leggermente alcalini.


L’alimentazione della maggior parte delle persone oggi comprende già tanti cibi che rilasciano residui acidi (ad esempio cibi raffinati o troppo proteici) e il corpo è costretto a  mobilitare le sue riserve alcaline per compensare e riportare il ph a livelli adeguati. Prima di tutto viene mobilitato il sodio, poi il fosforo e, se l’eccesso di acidità permane ancora, viene infine mobilitato il calcio che viene richiamato proprio dalle ossa. Ecco che molti minerali utili e necessari per la salute e il benessere vengono utilizzati dall’organismo per riparare a un “errore” alimentare.
È per questo che è preferibile assumere il calcio da fonti alternative ai latticini: frutta secca (mandorle, noci, nocciole ecc….), fichi, legumi, cereali integrali. Anche i semi oleosi (soprattutto il sesamo) contengono calcio, i germogli (in particolare quelli di alfa-alfa) e le verdure (a foglie e a radice).

Oltre al calcio altre sostanze sono necessarie per l’irrobustimento e la corretta crescita dell’osso:

Il MAGNESIO che si trova negli stessi elementi che contengono calcio, nella frutta (in particolare mele, fichi e limoni) e nelle verdure appena raccolte (specialmente verdure a foglia verde).

La VITAMINA C che è nella frutta (specie negli agrumi) e nelle verdure appena colte.

Il SILICIO presente nei cereali integrali (soprattutto il miglio) e nell’equiseto (quest’ultimo si può trovare in erboristeria o farmacia e ha un’azione remineralizzante benefica anche per capelli e unghie).

I FITOESTROGENI che sono nella soia, nelle lenticchie, nei semi di lino, nei cereali integrali e nell’aglio.

I FITOPROGESTINICI presenti nell’olio di enotera (in farmacia o erboristeria) e in alcune piante come l’angelica.

La VITAMINA D (presente in olio di fegato di merluzzo, salmone, sgombro, sardine, uovo). Fondamentale però è l’esposizione alla luce solare soprattutto nei mesi più caldi dell’anno. I raggi solari che ci fanno produrre vitamina D sono, infatti, gli UV-B della frequenza compresa fra i 290 ed i 315 nm che sono presenti in Italia solo da giugno a settembre circa. Quindi è scontato che durante l’inverno si diventi carenti, anche perché sono cambiate molto le nostre abitudini di vita: si sta meno all’aria aperta, passiamo molte ore in ufficio o comunque al chiuso delle abitazioni e quindi abbiamo notevolmente ridotto le occasioni di esposizione. Per questo motivo sarebbe una buona abitudine ricorrere ad una integrazione per tutto il periodo che ci separa dall’estate.

Alcuni oligoelementi (RAME ZINCO E MANGANESE) sono utilissimi nella formazione dell’osso, del collagene e dell’elastina.

Infine sono necessari anche gli OMEGA TRE che favoriscono l’assorbimento del calcio e la densità ossea: sono apportati dal pesce azzurro, dalle noci, dalle alghe e dall’olio di lino spremuto a freddo che va conservato in frigo. I semi di lino, se consumati tal quali, devono essere assolutamente macinati per poter essere assimilati dall’organismo. Si prestano bene a rendere più gustosi tanti piatti, dai cereali, alle insalate, alle minestre, se “spolverizzati” sopra. Una volta sminuzzati, però, vanno usati subito e non conservati perché irrancidiscono facilmente.

 

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