sabato 11 gennaio 2014

LA MEDICINA FUNZIONALE


Il termine di Medicina funzionale è relativamente recente, essendo stato coniato nel 1987 dal Dott. H. Schimmel.
La medicina Funzionale nasce dall'esigenza di riportare in ambito medico le situazioni "borderline", che spesso la medicina scientifica definisce "disturbo funzionale" e dall'esigenza di cercare spiegazioni convincenti sia per il medico che per il paziente e, di conseguenza  focalizzare l'attenzione sulla causa e non sul sintomo.



La Medicina Funzionale basa il proprio sistema diagnostico e terapeutico sui meccanismi di regolazione e controreazione allo stress dei sistemi viventi: ogni evento biologico, sia esso fisiologico o patologico, presenta una componente funzionale normoreattiva che può essere potenziata ed ottimizzata per raggiungere, in tempi brevi e utili, il ritorno a l'equilibrio.

Le attuali conoscenze  medico-scientifiche, la farmacologia e la diagnosi strumentale sono dei mezzi fondamentali nelle emergenze acute, per fronteggiare quasi tutti i sintomi e fare diagnosi accuratissime. Però questi mezzi sono utili e fondamentali dopo che la patologia si è manifestata, quindi sul soggetto malato.
Purtroppo ci sono tanti pazienti che presentano e lamentano le più svariate sintomatologie e non evidenziano alterazioni ematochimiche o morfologiche. Sono i cosidetti "sani per statistica di laboratorio".

La Medicina Funzionale o Medicina Antiaging tiene conto di aspetti genomici, molecolari ma anche psicologici e comportamentali di ogni singolo individuo.
Gli obiettivi clinici sono:
  1. prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete, le disfunzioni endocrine, le malattie metaboliche e alcune forme di tumore.
  2. prevenire l'obesità e trattare il sovrappeso.
  3. sviluppare percorsi diagnostici e preventivi nel campo dell'endocrinologia funzionale, comprese le terapie con ormoni bioidentici per correggere squilibri endocrini, tra cui quelli associati a ipotiroidismo subclinico, peri-menopausa, menopausa e andropausa.
  4. prevenire disfunzioni cognitive, tra cui i deficit della memoria e l'Alzheimer.
  5. prevenire e trattare le disfunzioni motorie.
  6. diagnosticare e trattare l'osteopenia e prevenire l'osteoporosi.
  7.  sviluppare programmi di valutazione e riduzione dello stress psico-sociale e di gestione dell'ansia e della depressione. 
  8. identificare predisposizioni genomiche a malattie cronico-degenerative e sviluppare programmi personalizzati di prevenzione. 
Quindi la Medicina Funzionale, che alcuni medici chiamano Integrativa perchè viene usata in concomitanza alla Medicina Tradizionale, formula una diagnosi personalizzata con un approccio a 360° sul paziente:
  • stile di vita;
  • farmacologia (integratori alimentari, erboristeria, omeopatia, sali minerali e vitamine);
  • dieta ( anche con la nutraceutica, cioè usare il cibo come farmaco sfruttando i suoi principi attivi),
  • attività fisica;
  • gestione dello stress (psicologia e meditazione);
  • agopuntura;
  • fisioterapia;
 
La Fisioterapia è parte integrante della Medicina funzionale e il Fisioterapista che si occupa di postura e movimento ha il compito di prevenire e trattare le disfunzioni del movimento tra cui la sedentarietà.

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