martedì 21 gennaio 2014

VERTEBROPLASTICA E CIFOPLASTICA NELLE FRATTURE VERTEBRALI.

(immagini prese dal sito ortopediabassini.it)

Fra tutte le fratture su base osteoporotica quelle vertebrali sono le più precoci e le più comuni nell'anziano, ed è la tipica frattura che si realizza per un cedimento strutturale del corpo vertebrale, di metameri più frequentemente dorsali intermedi o dorso-lombari, in assenza di eventi traumatici significativi.

Il trattamento classico  delle fratture vertebrali su base osteoporotica prevede l'allettamento, l'utilizzo del corsetto ortopedico (busto) e la terapia farmacologica, con la conseguente serie di complicanze dovute a l'immobilità. Inoltre il trattamento convenzionale non prevede la correzione della deformità vertebrale causata dalla frattura e non esclude che questa possa aggravarsi nel tempo.
La progressiva deformita e il ripetersi di fratture vertebrali, producono nel corso degli anni, l'accorciamento del tronco, l'abbassamento della statura e il caretteristico "incurvamento"
dorsale a ampio raggio, responsabili della compromissione della meccanica respiratoria, della biomeccanica del rachide (cuneizzazione), all'origine poi di dolori vertebrali persistenti o attacchi acuti.
Vertebroplastica e cifoplastica sono le procedure per il trattamento transcutaneo e mini-invasivo di alcuni tipi di fratture vertebrali (soprattutto quelle su base osteoporotica)  e di alcuni tipi di metastasi vertebrali. Si tratta di fratture e lesioni che coinvolgono il solo corpo della vertebra.

VERTEBROPLASTICA
La vertebroplastica percutanea è una procedura terapeutica mini-invasiva di Radiologia interventistica e consiste nell'iniettare, attraverso un ago metallico appositamente conformato introdotto sotto la guida combinata di TAC e fluoroscopia digitale, un cemento osseo. Il cemento denominato polimentilmetacrilato (PMMA) si diffonde all'interno del corpo vertebrale fratturato, prevenedo ulteriori cedimenti. Il 90% dei pazienti, che hanno usufruito della vertebroplastica, hanno riferito una cospicua o completa riduzione del dolore, potendo così smettere di indossare il busto, ridurre o sospendere l'assunzione di farmaci antidolorifici e migliorare la qualità di vita.

 
(immagini prese dal sito ortopediaetraumatologia.it).

CIFOPLASTICA
La cifoplastica (evoluzione della vertebroplastica) consiste nel riportare la vertebra fratturata alle dimensioni più o meno originarie. La cifoplastica viene eseguita inserendo un catetere a palloncino o un dilatatore meccanico, viene quindi dilatato il corpo vertebrale nell'intento di ristabilirne la normale altezza. Al termine viene quindi iniettato il cemento per consolidare e stabilizzare la frattura del corpo vertebrale.
Anche la cifoplastica è considerata una procedura minimamente invasiva, che può essere eseguita in anestesia locale. E' richiesto un solo giorno di ospedalizzazione, quindi i pazienti possono ritornare immediatamente a svolgere le normali attività della vita quotidiana.
La cifoplastica trova indicazione unicamente nelle fratture vertebrali recenti (90 giorni) e nelle fratture traumatiche.
             ( immagini prese dal sito ortopediaetraumatologia.it).

La vetebroplastica e la cifoplastica sono procedure rivolte unicamente a curare il dolore e non la malattia che lo provoca, cioè non curano l'osteoporosi sistemica o la neoplasia che ha provocato la metastasi. Pertanto in molti casi è necessaria una integrazione con le cure mediche.
  
Bibliografia
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